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Scompenso cardiaco disfunzioni tiroidee peggiorano la prognosi e influenzano il metabolismo lipidico
Sindrome da bassa triiodotironina, ipertiroidismo conclamato, ipotiroidismo subclinico e conclamato sono indipendentemente associati a esiti peggiori nello scompenso cardiaco. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Clinical Cardiology, nel quale si legge anche che la combinazione di FT3 e profilo lipidico migliora il valore prognostico. “La disfunzione tiroidea potrebbe avere un impatto negativo sulla prognosi dei pazienti con scompenso cardiaco e influenzare il metabolismo lipidico” spiega Ping Zhou, della Chinese Academy of Medical Sciences e del Peking Union Medical College, Pechino, Cina, che ha diretto il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno voluto approfondire il ruolo prognostico della disfunzione tiroidea e la sua relazione con il profilo lipidico nei pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca. Gli esperti hanno ipotizzato che la disfunzione tiroidea fosse fortemente correlata con la prognosi dei pazienti con scompenso cardiaco e che la combinazione con il profilo lipidico migliorasse il valore prognostico. Hanno valutato pazienti con scompenso ricoverati tra marzo 2009 e giugno 2018.
Su 3.733 pazienti arruolati, FT3 basso, TSH elevato, sindrome da bassa triiodotironina (LT3S), ipertiroidismo conclamato, ipotiroidismo subclinico e ipotiroidismo conclamato hanno aumentato in modo indipendente il rischio di un endpoint composito definito come combinazione di mortalità per tutte le cause, trapianto di cuore o necessità di dispositivi di assistenza ventricolare sinistra. Il colesterolo totale più elevato era un fattore protettivo nei pazienti con scompenso cardiaco. Quando divisi in quattro gruppi per fT3 e profili lipidici mediani, il confronto delle curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier ha mostrato una buona stratificazione del rischio.
Fonte:
Clin Cardiol. 2023 May 25. doi: 10.1002/clc.24057.
IT-NON-2025-00450
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